VIII Legislatura – Tornata del 20 maggio 1861
Francamente dichiaro che ciò che un cittadino, un paese ha fatto per la causa della libertà, per l'Italia, deve ritenersi l'adempimento di un suo
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nella parte meridionale dell'isola l'italiano vessillo al grido d'Italia e Vittorio Emanuele; dopo pochi giorni da quella provincia correvano valorosi
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Se Io spirito di municipalismo, che fortunatamente sembra spento in Italia, potesse ancora rivivere, voi, o signori, gli aprireste adito per questa
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Minghetti ministro per l'interno. Mentre Milano, mentre Firenze, Torino stessa, e Napoli, e Palermo, queste splendide regine dell'Italia si spogliano
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di Siracusa), malgrado che non possiamo andare a Roma, nondimeno noi non abbiamo esitato un momento a dichiarar Roma capitale d'Italia. Ora, se il
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Siracusa o Noto; questione di diritto o di convenienza, questione la quale potrebbe egualmente agitarsi per tante altre città d'Italia, che vedremmo
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nella legge del Belgio, nella quale però evvi una clausola che non si trova nella legge pubblicata oramai in tutta Italia.
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Io considero Siracusa non come municipio maggiore o minore di altri in Italia, ma come uno dei cinque o sei primari porti del mondo, e nel
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avvenimenti esercitarono sempre un'alta influenza sui fati d'Italia, influenza alcune volte funesta.
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libertà veniva annullata per lunga pezza in Italia; quella del 1848, quando, vincitore in Napoli Ferdinando Borbone il dì 18 maggio, la causa italiana in
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sventure, quaeque ipse miserrima vidi et pars aliqua fui; Iddio faccia che Napoli non divenga una terza volta fatale all'Italia, e per colpa nostra
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Io credo che il pericolo d'Italia ci debba commovere.
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l'italianismo delle altre parti d'Italia.
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presidente. Avverto il deputato Ricciardi che non posso permettere che venga a mettersi in dubbio la volontà di qualsiasi parte d'Italia di rimanere
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Noi dobbiamo unificare l'Italia, ed a questo riguardo dirò che nessuno è più unitario di me. Ma l'Italia non si deve unificare a vapore, bensì come
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leggi e decreti i quali si potevano benissimo differire a miglior tempo; noi abbiamo due cose da fare. Per fare l'Italia ci vogliono armi, ed inoltre le
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a pro d'Italia questi elementi preziosi: questi uffiziali, questi sott'uffiziali, questi soldati sarebbero diventati ottimi soldati italiani, se voi
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un Italiano venga qui a parlare della Sardegna, come di terra che non fosse d'Italia.
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. Nessuno più di me riconosce i vantaggi della promiscuità degl'impiegati per fare l'Italia,
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l'amministrazione non è lo stesso; il perché io non vedo volentieri i cittadini dell'alta Italia andare a Napoli come governatori; oltre di che dovete sapere
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Io non ho ombra di dubbio che Napoli resterà sempre fedele al plebiscito, sempre perfettamente unita al regno d'Italia,
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e sono sicuro che quel paese farà rapidamente grandi progressi; che ciò che l'Italia settentrionale ha compito in molti anni, forse lo potremo vedere
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Facciamo l'Italia davvero e saremo tutti d'accordo.
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Italia, ma ben anche dell'alta Italia, l'interesse, dico, di tutta Italia, che ho desiderato sempre unita, e desidero diveder prosperare, comunque si
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questa parte meridionale d'Italia. Molfetta, 5 maggio 1861.»
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essersene presentati 159 che con mirabile uniformità di voti furono tutti pel signor Minervini, mentre, se si analizzano tutte le elezioni d'Italia, non si
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Chi conosce le condizioni delle provincie dell'Italia meridionale giudicherà questa contraddizione come apparente; poichè è un fatto (non credo che
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Sarà vero o non vero lo spirito che possa dominare attualmente nelle provincie meridionali d'Italia; io non entro in tale questione; ma sta di fatto
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Accademia della crusca
